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L'APPARECCHIO DENTALE
Cos'è L’ortodonzia?
L’ortodonzia chiamata correttamente ortognatodonzia, si occupa delle anomalie di costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari ed ha come scopo prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie ripristinando la corretta masticazione.
Gli apparecchi utilizzati in studio sono di vario tipo: da quelli più comuni in acciaio a quelli più evoluti dal punto di vista estetico, ossia in ceramica o trasparenti.
Le imperfezioni più comuni che possono essere corrette con l’utilizzo dell’apparecchio ortodontico sono:
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i denti sporgenti e/o storti
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i diastemi (spazi tra i denti)
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l’affollamento dentale
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il morso incrociato o aperto
La terapia ortodontica si suddivide in:
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ORTODONZIA INTERCETTIVA una terapia che si esegue nel bambino prima degli undici anni e che si prefigge come obiettivo quello di eseguire trattamenti che prevengono l’evoluzione di semplici malocclusioni in problematiche più complesse.
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ORTODONZIA CLASSICA che si rivolge ai ragazzi attorno agli undici/dodici anni e che si può classificare come terapia definitiva, in quanto a quella età abbiamo la possibilità di lavorare sulla dentatura completa e definitiva.
A che età è opportuno sottoporre un bambino alla visita ortodontica?
Tra i quattro e i cinque anni di età è consigliabile effettuare le prime visite ortodontiche a scopo conoscitivo e preventivo per poter intercettare tempestivamente eventuali malocclusioni, para funzioni (succhiamento del dito, eccessiva spinta linguale, abitudine al mordicchiamento ecc..) o crescite scheletriche irregolari.
Qual è l’età giusta per mettere l’apparecchio?
Normalmente attorno ai 10/11 anni quando i denti permanenti sono quasi tutti spuntati, mentre una cura ortodontica tra i 7 e i 9 anni è consigliabile sono in presenza di particolari anomalie e serve soprattutto a correggere e/o guidare la crescita dell’osso mandibolare o per permettere una corretta eruzione dei denti permanenti.
Quanto tempo dura un trattamento ortodontico?
A questa domanda che è tra le più frequenti che ci si sente rivolgere, non si può dare una risposta precisa perché molteplici sono i fattori che concorrono e che non si possono prevedere anticipatamente.
Si possono considerare delle linee guida che mediamente indicano attorno all’anno e mezzo la durata media di una terapia a cui va aggiunto un periodo di contenzione.
Questa fase è altrettanto importante e necessaria poiché permette la stabilizzazione del posizionamento dei denti attraverso la sistemazione dei tessuti e dell’osso che li circondano ed quantificabile in circa un anno.
Il trattamento è doloroso?
Applicare l’apparecchio di per sé non comporta alcun disturbo e non necessita di anestesia.
Nel periodo successivo alla sua attivazione il bambino può avvertire qualche fastidio legato soprattutto all’irritazione della mucosa dovuta allo sfregamento del metallo o alla masticazione.
Esiste comunque la possibilità di usare della cera sugli attacchi o sui fili in modo da arginare questa sensazione fastidiosa presente durante la prima fase di adattamento.
Anche i problemi legati alla fonetica, qualora dovessero comparire, si risolvono nel giro di breve tempo.
L’apparecchio favorisce la comparsa della carie?
L’insieme di bande ed attacchi da cui è costituito l’apparecchio, non comporta di per sé la comparsa di carie ai denti ma ne favorisce lo sviluppo nella misura in cui può rendere più problematica l’igiene orale.
La difficoltà nello spazzolamento favorisce l’infiammazione dei tessuti gengivali e l’accumulo della placca batterica che comporta la lesione cariosa.
Per questo motivo occorre pulire i denti scrupolosamente e dopo ogni pasto o spuntino in modo che non permangano residui di cibo sui fili e tra i brackets, utilizzando oltre ad uno spazzolino morbido, uno scovolino interdentale e uno spazzolino monociuffo che aiutino a pulire zone difficilmente raggiungibili con altre manualità.
Sarà cura del medico e del personale di studio fornire istruzioni dettagliate al paziente sulle pratiche da eseguire e rispondere a tutti i dubbi e alle domande in merito ad un’adeguata igiene orale.
Nel protocollo dello studio è consigliato eseguire prima dell’inizio del trattamento ortodontico una cosiddetta IGIENE ORTO cioè una speciale pulizia dei denti che prevede delle istruzioni specifiche per la pulizia degli apparecchi ortodontici ed una applicazione di fluoro al fine di ridurre il rischio della carie.
È importante la collaborazione del bambino durante il trattamento?
La sua collaborazione è fondamentale sia in termini di riuscita che di durata della cura. La partecipazione è importante per il rispetto dei tempi previsti per gli appuntamenti di controllo, per l’igiene orale, per la comunicazione tempestiva al medico qualora si staccassero le bande, gli attacchi ecc.., per l’impegno con cui dovrà seguire la fase di contenzione.
Portando l’apparecchio si può mangiare qualunque cosa?
In linea di massima sì ma con dei particolari accorgimenti: va ridotta l’assunzione di cibi o bevande dolci e sono da evitare gli alimenti appiccicosi (gomme da masticare, caramelle gommose) e gli alimenti duri o croccanti perché potrebbero spezzare i fili che uniscono i brackets.
Quando si mangia è sempre bene ricordare che si porta l’apparecchio anche se con l’andar del tempo la sensazione di averlo scompare; per questo è consigliabile tagliare gli alimenti (soprattutto quelli dalla consistenza dura come le carote) in pezzi piccoli, non addentare con gli incisivi e masticare lentamente.
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